Vita e Fatti di Guidobaldo I, da Montefeltro Duca di Urbino, Vol. 2

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Excerpt from Vita e Fatti di Guidobaldo I, da Montefeltro Duca di Urbino, Vol. 2: Libri Dodici Stati tratti per inviarli verso Camerino e di qui appunto ebbe principio la rivoluzione della città: perciocchè a' primi rumori che udì della perdita di san'leo mandò soldati e manuali, per farli ritirar nella rocca il che osservando alcuni del popolo e contadini, che per essere giorno di mercato si trovavano nella terra, fat tovi concorso, con l'arme cominciarono a resi stere, onde levato col rumore il concorso, trat tosi in mezzo a tutti Tommaso di Batista Fe lici, che fu poi onorato da' prmcipi buon cittadino e uomo di forte animo, posta la ma no alla spada gridò: Sia meco chi ama i pa droni, e s' ammazzi chi s'attiene a' nemici, alle quali voci alzando tutti la mano, s'o¿rsero pron tissimi a seguitarlo. In quel mezzo un Marino uomo della plebe, che lungo tempo aveva servito in corte, cominciò, prima d'ogni altro, ma seguito da tutti, a replicar per la città, Feltro, Feltro, Duca, Duca, onde ingrossandosi gran demente la turba i soldati del castellano ai quali premeva più la salute propria che la cura delle artiglierie, si ritirarono più che di passo nella rocca, alla prospettiva del qual principio non solamente presero animo le persone bas se e minute, ma non pochi cittadini ancora e persone principali, che da prima non ave vano voluto scoprirsi, e fattane loro (non senza minacce e preghi) da' popolari istanza (essendo a' primi rumori corso il podestà nella rocca) presero la cura delle cose da farsi. Di rr risero pertanto gli uffici elessero capitani e caporali, fecero mostra delle mi11z1e ordina rono a' luoghi Opportuni corpi di guardie, e stabilirono tutte la cose necessarie a quella oc casione. Oscurata la notte, che si passò' senza sonno, furono accesi i lumi per tutte le stra de poste le guardie alle mura, alle porte, alla piazza ed a' luoghi sospetti, e particolarmente ove poteva temersi della rocca. Il dì seguente, che fu il giorno dedicato a-san Dionigi, furo no tutte le milizie del contado introdotte nella terra per Oppugnar la rocca, giudicandosi bene il levare quel nido al nemico, e togliergli la comodità del ricever soldati ed aiuti forestie ri. È la rocca di cui resta oggi intiera, dopo Vari avvenimenti, una' parte posta sopra uno dei due luoghi più rilevati della città che per essere il più alto dicesi il Monte. Il sito poi è quasi plano e molto agevole e stendesi verso quella parte ove oggi è la chiesa dell'annun ziata, appresso questa, dunque, per esser la distanza ragionevole e comoda all'oppugnazione, piantarono la batteria, il che fatto, cominciarono a tormenter la muraglia, la quale, per essere an tica e senza terrapieno facilmente fu aperta dalla tempesta delle palle, il che fatto, i capi tani raccolti i soldati, e fatto loro animo con un breve ragionamento, gli spinsero all'assalto. About the Publisher Forgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.com This book is a reproduction of an important historical work. Forgotten Books uses state-of-the-art technology to digitally reconstruct the work, preserving the original format whilst repairing imperfections present in the aged copy. In rare cases, an imperfection in the original, such as a blemish or missing page, may be replicated in our edition. We do, however, repair the vast majority of imperfections successfully, any imperfections that remain are intentionally left to preserve the state of such historical works.