Conte Vitaliano Borromeo Arese, Senatore del Regno

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Excerpt from Conte Vitaliano Borromeo Arese, Senatore del Regno: CommemorazioneEgli era nato in Milano ai 12 di no vembre del 1792 d'un casato che va tra' più chiari del patriziato italiano, sto ricamente insigne per que' grandi esem plari d'operoso studio del bene che furono S. Carlo Borromeo e il cardinale Federigo e popolarmente caro per bontà accostevole e largo esercizio di benefi cenza. Fanciullo ancora dovette aver sentore de' guai che tengon dietro a' mutamenti politici, poichè, dopo la calata de' francesi in Lombardia del 1796, il padre suo, conte Giberto, sebbene fosse d'indole mitissima ed estraneo ad ogni briga di parte fu mandato a Nizza tra quegli ostaggi, con che i nuovi domina tori vollero assicurarsi contro le popola zioni, a cui i lor modi di governo non tornavano del tutto in grado. Fu gen tilmente educato nella casa paterna e l'adolescenza passò e la prima gioventù parte in città e parte in villa, e segna tamente in quelle Isole che i Borromei posseggono sul Lago Maggiore, dove la varietà delle scene che la natura vi offre e quel tesoro d' oggetti rari d'ogni ge nere che vi sono raccolti, destarono in lui l'amore delle scienze fisiche e natu rali, a cui attese poi di proposito, e lo iniziarono a quella finezza di gusto, che fu una delle sue qualità più eminenti. A maturarne l'ingegno ed a formarne il ca rattere contribuirono certamente i grandi fatti che segnalarono i primi anni di questo secolo, sui quali egli dovette es sere condotto a far di molti pensieri e dall'indole sua naturalmente ri¿essiva edai discorsi che intorno ad essi u'diva nella casa paterna, a cui erano frequenti uomini autorevoli per senno e dottrina ed esperienza de' pubblici affari. Nè il padre suo nè il maggior numero degli amici di lui si professavano ligii a quel miracoloso guerriero e più miracoloso adopratore d'uomini e cose che aveva allora in sua balìa tanta' parte d'europa, e pel quale i pm servili omaggi non erano soltanto Speculazione di cortigiani, ma entusiasmo di intere nazioni. Per ciò essi non si rimanevano dall'appuntare quanto era di stemperato e d'arbitrario nei disegni e nelle opere del primo Na poleone per rispetto singolarmente a quest'ltalia, a cui non mantenne veruna delle sue prime magnifiche promesse, e dai ragionamenti loro potè il giovine Borromeo esser tratto a farsi un giusto concetto della signoria napoleonica e con ciò stesso a vagheggiare quegli alti con cetti di patria, d'indipendenza, di libertà, a cui la gioventù e si proclive, e che dovevano in appresso diventargli così famigliari.About the PublisherForgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.comThis book is a reproduction of an important historical work. Forgotten Books uses state-of-the-art technology to digitally reconstruct the work, preserving the original format whilst repairing imperfections present in the aged copy. In rare cases, an imperfection in the original, such as a blemish or missing page, may be replicated in our edition. We do, however, repair the vast majority of imperfections successfully, any imperfections that remain are intentionally left to preserve the state of such historical works.